lunedì 24 agosto 2009

Settembre: tempo di inserimento al nido!

L'inserimento al nido... che ansia!
Quanto tempo ci vorrà? Come reagirà il mio bambino? Piangerà? Cosa farà quando uscirò dalla stanza?
Tutte domande legittime che ronzano nella testa delle neomamme alle prese con l'inserimento al nido del proprio/a bimbo/a.
Le educatrici ce la mettono tutta per tranquillizzarle, ma non sempre hanno successo.
Tutto dipende dall'ansia della mamma. Non sembra, ma vi assicuro che tutte le nostre ansie, preoccupazioni, stati d'animo, vengono assorbiti dai nostri piccoli che poi le esprimono con un pianto inconsolabile che fa, a sua volta, aumentare la nostra ansia, preoccupazione...
Insomma è un circolo vizioso !
Allora bisogna fare un passo indietro e cercare di capire se la nostra scelta è quella giusta.
Sicuramente prima di cominciare a cercare un asilo nido abbiamo vagliato tutte le possibili alternative e valutato tutti i pro e i contro della frequenza al nido.
Successivamente abbiamo visitato tutte le strutture a noi più comode e valutato tutti gli elementi che ci hanno poi portato alla scelta (ambiente, personale, pulizia, costi, ecc.).
Infine abbiamo fatto la scelta. Ma quando arriva il momento c'è qualcosa che ci stringe il cuore, ci agguanta la bocca dello stomaco e ci fa sentire come una madre "snaturata".
Tutto normale fin qua. Ma il nostro piccolo ha captato il nostro umore e non si stacca dal nostro collo, non esplora l'ambiente e non si relaziona nè con l'educatrice nè con gli altri bambini.
Ecco cosa può fare la nostra ansia, rendere più difficoltoso l'ambientamento al nido del nostro piccolo.
Ecco, quindi, un consiglio per tutte le mamme: entrate al nido con il vostro bambino per mano con la consapevolezza che lì lui (o lei) passerà il tempo ad esplorare, socializzare, sperimentare, manipolare, cantare, correre, saltare ... seguito da persone esperte ed attente alle sue esigenze e, soprattutto, "dedicate" a loro.
Siate fiduciose e consapevoli che i momenti di "crisi" ci saranno, ma saprete affrontarli serenamente con il sostegno delle educatrici.
Buon inserimento a tutti!

giovedì 13 agosto 2009

Giocare con mamme e papà.

Dopo le riflessioni sulle vacanze, una riflessione su come passiamo il tempo con i nostri piccoli.
Quello che conta è sicuramente la qualità del tempo, non tanto la quantità. Ma è anche vero che spesso è difficile trovare qualcosa da fare "insieme" ai nostri piccoli, soprattutto quando hanno ancora 2 o 3 anni.
Allora ricaviamoci una "nicchia" nell'arco della nostra affollatissima settimana, entro la quale dedicare qualche ora a loro. Ma cosa fare e, soprattutto, dove andare?
Esistono delle attività organizzate da servizi per la prima infanzia, che si svolgono in orari e in giorni compatibili che le attività lavorative dei genitori, dedicate proprio alla relazione genitore-bambino.
Attraverso il gioco, si svolgono attività artistiche e creative ,che non solo rinforzano il legame tra i genitori e i bambini, ma consentono una maggiore consapevolezza dei genitori sulle potenzialità e sulle capacità creative dei propri figli. Con il risultato finale di vedere gli adulti tornare, se pur temporaneamente, i bambini di un tempo lasciandosi andare alla sperimentazione di nuove (o meglio vecchie) emozioni.
Alcuni esempi di attività: musica, arti grafiche e pittoriche, attività psicomotoria, ecc.
Lancio, quindi, un appello a tutti i genitori che vogliano sperimentare con i loro bimbi nuove attività e nuovi modi di stare insieme: provate a ritornare bambini per qualche ora. Potreste riscoprire un mondo che pensavate non esistere più.
"I grandi non capiscono mai niente da soli e
i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta".
(A. De Saint-Exupéry - Il piccolo principe)

Voglia di vacanze!



Riflessioni di una mamma...

Il concetto di vacanze è diverso per adulti e bambini.

Per i bambini le vacanze iniziano con la conclusione della scuola. Dopo un anno scolastico abbastanza impegnativo finalmente le sospirate vacanze. Il che dovrebbe significare, gioco, tempo libero, riposo a poi ancora gioco, gioco, gioco.... ma ... con l'inizio delle vacanze arriva il "centro estivo" perchè mamma e papà sono al lavoro, con il centro estivo (che il più delle volte è entusiasmante purchè non si protragga all'infinito!) arriva anche il "libro delle vacanze"! Problemi di matematica, regole grammaticali, qualche nozione di inglese, e chi più ne ha più ne metta.

"Ma dove sono finite le vacanze?, Dove si sono cacciate?"

Nella mente di un bambino queste domande si rincorrono senza trovare mai risposta. "E poi la mamma continua a dire di fare i compiti e di fare esercizio".

Allora la mente della mamma va indietro nel tempo, quando anche lei era una bambina di 7 - 8 anni e, per quanto si sforzi, non ricorda di aver mai avuto un "libro delle vacanze" e che per tutta l'estate il gioco era la sua principale occupazione. Le giornate alla fine passavano così lente che si attendeva con ansia il rientro a scuola. E poi non ricorda di essersi mai sentita dire dalla maestra di aver disimparato a leggere, a scrivere o a fare operazioni.

La conclusione pone una domanda che penso si facciano tutte le mamme in questi mesi estivi: ma i nostri figli fanno veramente vacanza o l'estate è solo un prolungamento della scuola? Il 14 settembre alla riapertura delle scuole saranno riposati e desiderosi di ricominciare oppure avranno una leggera nausea?

In questo mondo super organizzato nei tempi e nei modi ci si preoccupa di mille cose. I genitori devono barcamenarsi tra i mille impegni di tutti i giorni tenendo conto di quello che dicono le insegnanti: la didattica, l'educazione, l'organizzazione del tempo scuola, le 27, le 30 o le 40 ore, ma ai bambini chi ci pensa? Perchè con l'ingresso alla scuola primaria non hanno più tempo per fare la cosa più importante per la loro cescita: GIOCARE!?